martedì 27 marzo 2012

UN POLVEROSO 0-0 A PONTE ZANANO

Ponte Zanano, 24 marzo 2012
Molte emozioni, ma zero gol, un pareggio che sancisce l’addio alla promozione per i sancarlini. Pericolosi i valtrumplini nel primo tempo. Colpo grosso sfiorato da Albini nella ripresa.
Tabellino: Grimaldi, Masneri, Donneschi(13’ 2T Gaffurini), Ponziani, Derev’yanko (28’ 2T Parolini), Svanera(32’ 2T Sagonti), Busi( 30’ 2T De Santis), Albini, Bosio(19’ 2T Rodriguez), Trami(10’ 2T Gabana), Amico.
Ammoniti: Bosio per proteste.
Spettatori: 21

La Falegnameria Terraroli per la seconda partita consecutiva non subisce gol e continua la fase di consolidamento difensivo voluta da Chiarini che in 7 partite ha visto il San Carlo subire solamente 4 gol. I falegnami nelle ultime 7 partite hanno perso solo contro Provagliese e Isorella. Dati che non si conciliano con la posizione in classifica, ma se si vanno a cercare le occasioni sprecate ad inizio campionato tutto si capisce benissimo. Anche oggi. La logica voleva una partita da 1-2 per gli scommettitori, con le squadre all'arrembaggio in cerca della vittoria. Invece alla fine esce una X che premia solo i padroni di casa.
FORMAZIONE— Nessuna novità in formazione rispetto alle previsioni della vigilia. Il San Carlo deve fare a meno di Archetti infortunatosi durante la partita di Lunedì, al suo posto Derev’yanko completa la difesa a quattro composta da Ponziani, Donneschi e Masneri. Ma, soprattutto, Chiarini può contare su tutto quell’avantreno capace di battere per 4-0 il Poncarale, elemento chiave per il gioco del tecnico del villaggio Marcolini. Nel Ponte Zanano l’avanti col numero 9, coppia fedele di Acquafresca e il numero 7 spiccicato a Cossu, rappresentano i due piloni della Tav sul quale far passare tutte le azioni più pericolose.
SARÀ IL CAMPO?— Nel primo tempo la qualità del match non rispecchia certo quella di due squadre considerate dagli addetti al lavoro spumeggianti. Il campo sul quale si disputa l’incontro non risulta essere all’altezza neppure per il CSI. Un mix atroce composto da un fondo duro e ghiaia fine impedisce il perfetto controllo della palla, in più la scarsa larghezza del campo limitano ulteriormente il potenziale offensivo delle fasce. Vista l’atrofizzazione delle ali il gioco passa prevalentemente per vie centrali sfruttando il gioco aereo. In breve la partita si trasforma in una polverosa battaglia campale dove focolai di gioco si accendono e si spengono rapidamente senza mai trovare il varco giusto per colpire al cuore il rispettivo avversario. Sul deserto di ghiaia valtrumplino sono proprio i padroni di casa a trovarsi a proprio agio. Le prime azioni pericolose arrivano al 5': una punizione del Ponte Zanano dal limite sfiora il palo, mentre 20” dopo un contropiede fulmineo impegna Grimaldi in uscita sull’attaccante. Il primo a farsi vivo dalle parti del portiere ospite è Trami, grazie alla maggiore rapidità rispetto al proprio avversario. Al 7’ si rende minaccioso grazie ad un contropiede, mentre al 10’ il suo tiro preciso ma debole, viene neutralizzato con facilità dal portiere avversario. Il San Carlo nonostante la totale inferiorità aerea quando riesce a mettere a terra o a sabbia la palla diventa pericolosa. Al 15’ un’azione corale tra Donneschi, Albini Derev’yanko consentono ad Amico di farsi minaccioso in area, ma la punta gialloblu arriva leggermente in ritardo sul pallone. Sempre primi sui contrasti i padroni di casa si garantiscono il pallino del gioco, sfornando palloni interessanti a ripetizioni per i dinamici 8 e 9. Al 17’ un tiro dalla distanza sottolinea la bravura di Grimaldi nell’arte del parare. Mentre al 32’Grimaldi si supera con un prodigioso colpo di reni andando a levare la palla dell’angolino destro, dopo un inserimento di “Cossu” lasciato ingiustificatamente libero di colpire di testa. Nei 6’successivi da registrare l’ennesima azione personale del numero 7 avversario, bravo nell’aprirsi un varco sulla sinistra e calciare un bolide che si spegne a lato. Finisce il primo tempo e il San Carlo tira un sospiro di sollievo. Sterile il raccolto degli attaccanti. Albini si accende un paio di volte e semina il panico, ma si perde nell'ultimo passaggio, mentre Bosio e Amico, risultano essere talmente inespressivi da essere ingaggiati come comparse sulla serie tv più amata da Milanesi: ”L’ispettore Barnaby”. Per il resto, poca roba: gioco sulle fasce bloccato, difesa comunque attenta, ma nessun guizzo a saltare l'uomo. Ci vuole qualcosa di più per pensare di salire in Élite.

RIECCO I FALEGNAMI— Nella ripresa i ragazzi di Chiarini minuto dopo minuto si riappropriano del centrocampo, mentre la squadra di Zanano non è la stessa della ripresa. Niente scambi nello stretto, niente sponde velenose di “Acquafresca”, niente tiri in porta. Solo lanci lunghi, ma sempre imprecisi. La mole di gioco del San Carlo però non produce molti pericoli nei primi 15’: Bosio si sveglia improvvisamente dal torpore del primo tempo macinando kilometri necessari per supportare il centrocampo. Ma le palle al centro sono sempre troppo alte e Albini e Trami fanno miracoli per addomesticarle. Gli ospiti spazzano come se stessero vincendo 3-0 e vanno vicini al gol solo con una magia dal limite dall’11 che trova sveglio Grimaldi, mentre al 14’ un contrasto vinto su Derev’yanko consente all’attaccante di sfiorare il palo. Il Ponte Zanano del secondo tempo è tutto qua, ora il pallino del gioco passa agli ospiti. Al 23’ il numero uno di casa si supera andando a respingere un tiro preciso di Albini mentre al 27’ ancora il capitano dopo una sua personale discesa sulla sinistra calcia alto di poco. Onore agli uomini di Chiarini che ci provano fino al 37' dimostrando uno spirito di gruppo invidiabile. Non importa se i risultati delle altre sancisce la fine dei sogni di gloria, perché ora Chiarini ha una squadra tosta sul quale costruire un futuro più che radioso.

ON:
Una difesa attenta e arcigna.
Buon carattere dimostrato da tutta la squadra.
Zero gol subiti nelle ultime due partite.
OFF:
Attenzione in fase difensiva nel rimanere in quattro oltre la linea della palla.

Derev’yanko 7: E’ la sua miglior partita dell’anno. Gli si chiede di fare le cose semplici e lui risponde con una super prestazione. Addomestica un giocatore ostico come il numero 8 avversario.
Parolini S.V: Con un San Carlo impossibilitato a giocare sulle fasce la sua potenza non può esprimersi. Entra verso la fine con compiti da terzino puro. Lui storce il naso ma non i piedi.
Ponziani 6,5: Ha il merito di resistere un tempo con un centrocampo senza filtro. Sportella senza problemi con un dinamicissimo “Acquafresca”. Ammaccato resite senza sbavature fino all’80’
Donneschi 6: Per tutto il primo tempo corre a destra e a manca nel tentativo di arginare ogni falla nelle sistema difensivo sancarlino. Incredibilmente esce causa apnea.
Gaffurini 7: Entra al posto di Jacopo e le offensive del Ponte Zanano cessano. E’ un mondo alla rovescia dove la vecchia generazione soccorre quella giovane. In ogni caso a San Carlo il patto tra le generazioni funziona perfettamente.
Masneri 6,5: Quando il campo è impraticabile il “Masne” se ne esce con una prestazione maiuscola. Un calciatore senza pregiudizi, per lui caviglia e pallone sono la stessa cosa.
Busi 6: Partita difficile per i centrocampisti di San Carlo. Nel primo tempo sempre in inferiorità numerica, sempre in ritardo sul pallone. Nel secondo tempo quando Bosio incomincia a girare, tutto risulta più semplice. Stefano ha il merito di non perdere mai la bussola.
De Santis S.V.: Chiarini lo piazza come scermo davanti la difesa. E da li non fa passare nessuno.
Svanera 6,5: Imperturbabile alla polvere che si alza dal campo, impassibile davanti alla forza fisica degli avversari, indifferente al gioco aereo. Lui per tutta la partita riceve palla, la protegge e poi la smista.
Sagonti S.V.: Prezioso nel fare da collante tra i reparti.
Albini 6,5: Ancora una volta gli avversari si divertono a negargli il gol sulla linea della porta. In ogni caso il suo dinamismo è prezioso per tenere in piedi tutta la baracca.
Trami 6: Molto attivo, un po’ cervellotico nel servire palla, ma utile nel mettere pressione alla difesa avversaria.
Gabana 6,5: Entrando inserisce “grip” alla squadra. Su questi campi i suoi polpacci transgenici fanno la differenza.
Bosio 6: Per tutto il primo tempo si diverte trotterellando dalle parti di Amico senza mai offrirgli una sponda utile. Nel secondo tempo il panda si trasforma in puma sbranando ogni pallone. Esce pure lui per mancanza d’ossigeno.
Rodriguez 6: Rientra dopo un lungo stop. Si toglie subito la ruggine, venendo però ricoperto dalla polvere. Sfrontato, davanti a difensori arcigni non toglie mai il piede.
Amico 6: Un centravanti che sopperisce con il dinamismo alla sua esile forza fisica. Con furbizia ricicla mille palloni sporchi. Con tutta questa polvere non ha mai un’occasione pulita.
Grimaldi il migliore voto 7,5: Nei momenti del primo tempo in cui sembra che a Ponte Zanano il centrocampo del San Carlo sia quello di inizio stagione, incapace di fare filtro, Mattia blinda la porta. Parate importanti da tiri da vicino e da lontano.

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