mercoledì 18 aprile 2012

ARBITRAGGIO PAZZO A POZZOLENGO


Solferino, 16 aprile 2012 –Bertelli C’è l'ha fatta anche questa volta, per l'ennesima volta. Il nostro arbitro è riusciti a rovinare la partita più attesa dell'anno con una serie di errori talmente marchiani che, in qualunque campionato normale, sarebbe stato collocato a riposo dopo il fischio finale di Pozzolengo-Falegnameria Terraroli. Invece, state sicuri, tutto resterà impunito e lo rivedremo presto in campo con il solito sorrisetto con la solita pacca sulle spalle e con in bocca le solite pastine di Ponziani .
Bertelli è l’arbitro dell’anno: se si fossero messi a tavolino per decidere come fare a pezzi la supersfida di Solferino, televista ai quattro angoli del globo, non sarebbero riusciti a fare di peggio.
Il fallo su Sagonti in occasione del secondo gol del Pozzolengo, da proiettare negli studi oculistici e a casa di Bertelli perché anche un cieco avrebbe visto l’attaccante franare sul centrocampista del San Carlo, la spinta con due braccia del portiere di casa in area ai danni di Albini ; confondere una traversa con una parata del portiere, regalando così il corner al San Carlo dal quale arriva il momentaneo pareggio; la rissa finale; una gara che sarebbe potuta essere bella, ma è risulta troppo bulla per colpa di un arbitro che se l'è lasciata sfuggire di mano e non l'ha più ripresa.
Ma cosa bisogna aspettarsi da un arbitro che invece di andare a Solferino, come diligentemente hanno fatto le due squadre, finisce in piazza a Pozzolengo a domandarsi per quale motivo le squadre siano in ritardo? Ci si aspetterebbe un gesto di umiltà. E lui ci prova, promettendo di lasciare negli spogliatoi i cartellini e invece negli spogliatoi ci lascia gli occhiali e tutto quello che cerebralmente rintracciabile ci dovrebbe star dietro.
Il San Carlo è stato evidentemente più danneggiato dal fallo non visto su Sagonti e dal rigore negato ad Albini perché, sull’1-1, di fronte a un Pozzolengo inopinatamente contratta e arruffona, difficilmente i rivali sarebbero riusciti a passare in avanti. Ma anche i padroni di casa hanno il diritto di protestare per l’interpretazione errata in occasione del calcio d’angolo che ha consentito al San Carlo di raggiungere il pareggio.
La verità sta nelle statistiche, quattro incontri disputati con il signor Moreno Bertelli e per quattro volte il San Carlo ne è uscito con zero punti all’attivo.
Bertelli e il Csi che a ogni piè sospinto ci ripetono che i loro men in black sono i migliori della provincia, in realtà sono più ciechi dei fischietti che mandano in campo. La loro mediocrità tecnica, coniugata al mancato utilizzo del buon senso, diventa un mix devastante, attentando sistematicamente alla regolarità e allo spettacolo del Open 11.

Tabellino: Grimaldi, Parolini (18’ 2T Derev’yanko), Donneschi, Gaffurini, Masneri (34’ 2T’ Lombardi), Svanera (9’ 2T Ponziani), Sberna (9’ 2T Sagonti), Gabana (29’ 2T Milanesi), Amico (18’ 2’T Rodriguez), Albini, Busi.
Ammuniti: Donneschi, Albini, Svanera.

PARTITA DECISIVA- L’intenzione è quella giusta, e la partenza della Falegnameria Terraroli promette scintille. Al 10’ una palla recuperata da Gabana permette uno scambio delizioso tra Albini e Busi che con si concretizza a causa di un tiro troppo debole del ragazzo venuto del quartier San Carlo. Al 16’ dopo un cross al contagiri di Albini è ancora Gabana ad essere protagonista assoluto della scena grazie ad un colpo di testa forte ma centrale. Il Pozzolengo però non cade nella trappola impedendo ai Gialloblu di far girare la palla e guadagnare metri. Anzi, sono i gialloneri a pressare e mettere in difficoltà la difesa di Chiarini. Al 18’ dagli sviluppi di un calcio d’angolo è Grimaldi a fare un doppio miracolo. Il portierino si ripete pure al 25’ quando dagli sviluppi di una punizione i gialloneri tentano per ben due volte di mandare in rete la palla. Le incertezze si pagano, e al 28’ il Pozzolengo passa grazie alla terza azione su mischia in area, innescata dal rinvio sbagliato di Masneri. La rete è adrenalina pura e carica i gialloneri che attaccano, senza perdere contatto con la fase difensiva, ma l’ultimo tiro in porta del primo tempo è del San Carlo grazie all’asse Albini –Gabana. Il vantaggio dei padroni di casa, alla fine ci sta tutto. Anche se realizzato grazie ad un campo che col passare del tempo diventa sempre più impraticabile.
LA RIVOLUZIONE DI CHIARINI—
La ripresa per i ragazzi di San Carlo è poco lucida, la Falegnameria Terraroli subisce il pressing giallonero e nelle ripartenze deve fare i conti con l'attenzione della difesa del Pozzolengo. Chiarini toglie l’intero centrocampo nel tentativo d’inserire forze fresche, affidandosi ai quattro polmoni di Ponziani e Sagonti. La squadra gialloblu prova a mantenere il pallino del gioco alzando il baricentro, ma rischiando il contropiede del Pozzolengo: canovaccio ripetuto, con Busi alla ricerca ossessiva di Albini. Lo spietato senso del calcio della Falegnameria Terraroli, quello con la bava alla bocca tanto per intenderci, esplode al 12’, quando Busi impensierisce il portiere del Pozzolengo con un tiro dalla distanza. Ammirevole il coraggio ma pessima la visione di gioco, vista l’invitante posizione di Sagonti liberissimo sulla destra.
RODRGUEZ NON SBAGLIA — È senza dubbio il momento migliore del San Carlo. Chiarini inserische Derev’yanko e Rodriguez per Parolini e Amico: meno qualità, insomma, e più profondità, perché il Pozzolengo ha sette anime. L’immagine è netta: Pozzolengo nella sua metà campo e gialloblu in assedio. Al 21’il pericolo arriva ed è una traversa di Derev’anko, ma Bertelli, vede una parata del portiere. Calcio d’angolo e in area il più lesto è Rodriguez che di testa manda la palla sul palo interno, realizzando così la sua seconda rete in appena 32’ giocati. E’ un finale mozzafiato in cui l’esito è appeso a un filo. Basta poco per spezzare gli equilibri. E’ sufficiente un’interpretazione errata del regolamento. All’improvviso ecco il gol che non ti aspetti e che terrà per tutta la settimana le attenzioni dei media. Al 30’ durante l’unica quasi azione pericolosa del Pozzolengo del secondo tempo durante l’ennesimo batti e ribatti in area del San Carlo, Sagonti nel tentativo di rinviare la palla viene letteralmente disarcionato da tergo stile Brock Lesner con il piccolo Rey Mistirio. Incredibilmente Bertelli interpretando il gesto atletico dell’attaccante del Pozzololengo come fallo involontario lascia continuare regalando ai padroni di casa un’isperato vantaggio.
34’ del secondo tempo, Al peggio non c’è limite: In area del Pozzolengo il portiere ormai fuori tempo, spinge con veemenza Albini da dietro nel tentativo di prendere la palla. E’ l’apoteosi del Bertelli pensiero, niente rigore per il San Carlo e contropiede fulmineo del Pozzolengo che regala ai suoi tifosi di casa la gioia del terzo gol. Al 35’ Sagonti intuendo la filosofia Bertelliana atterra in area senza volere l’attaccante giallonero, ma incredibilmente arbitro ritorna sui suoi passi, concedendo il giusto rigore al Pozzolengo. Quattro a uno e tutti a casa. Non prima però di veder scatenare una mezza rissa gestita malamente dal nostro amato Bertelli.

OFF:
Bertelli, ma per fortuna non è di San Carlo.
Su certi campi è impensabile giocare senza tacchetti di ferro.

On:
Ottima partita su un campo quasi impraticabile.

Grimaldi 6,5: Fa le parate che deve, per i miracoli si sta attrezzando.
Parolini 5,5: Lui ha il compito di spingere, ma sulla sua fascia non arrivano mai palloni. Lui si sbraccia ma alla fine si arrende. Le braccia gli fanno troppo male.
Derev’yanko 6,5: Giocatore ad energia nucleare, entra e subito colpisce la traversa. Tra le steppe di Solferino riaffiorano le doti battagliere del cosacco ucraino.
Donneschi 6: Fa spallate con la punta del Pozzolengo, si danna di qua e di la. Fino quando la partita è definita tale la sua prestazione è senza macchia.
Gaffurini 6:Sbaglia l’intervento in occasione del terzo gol del Pozzolengo, ma li ormai la partita era già stata condizionata dal cattivo arbitraggio.
Masneri 5: Primo tempo poco brillante, suo l’errore in occasione del primo gol. Nel secondo tempo la musica cambia ma è troppo tardi.
Svanera 6: Non appariscente come quello visto col Manerbio quando sembra generoso come il Generale Custer contro gli indiani, ma non ha paura non si risparmia e mette le gambe tra le falciatrici del Pozzolengo.
Ponziani 6,5: Entra nel momento di massima difficoltà del San Carlo. Grazie ai suoi primi cinque minuti da scheggia impazzita manda subito in tilt il centrocampo del Pozzolengo.
Sberna 6: Galleggia tra il fango cercando di tenere in piedi un centrocampo destinato ad implodere. Lui con tutti i mezzi ci riesce. Esce prima di affondare.
Sagonti 6: Meriterebbe un 4 per esser caduto accidentalmente in occasione del secondo gol del Pozzolengo e per aver procurato il rigore, ma a differenza di Bertelli, il regolamento che regola il gioco del calcio, noi lo conosciamo. Encomiabile la giustificazione sarcastica all’arbitro dopo il fallo in area sull’attaccante giallonero: ”Guardi che non l’ho fatto apposta!”
Milanesi s.v.: Entra al 30’ in tempo per ammirare in prima persona lo scempio arbitrale.
Amico 5: Finché il campo gli permette di giocare palla a terra
la sua prestazione è lodevole. Sparisce lentamente risucchiato dal fango di Solferino.
Rodriguez 7: Contro il Manerbio entra dalla panchina e dopo un minuto è già in gol, contro il Pozzolengo entra dalla panchina e dopo un minuto è già in gol. Sabato giocherà ma di sicuro partirà dalla panchina.
Albini 6: Prestazione generosa giocata a tre polmoni, ma quando capisce che la partita perde di ogni serietà sportiva passando dal CSI alla WF, si trasforma in John Cena scatenando la rissa reale.
Busi 5,5: La sua è indubbiamente una partita generosissima, ma nel fango di Solferino zampetta su e giù come un ranocchio nello stagno. Insomma una prestazione ne carne ne pesce.
Gabana 7 il migliore: Chiarini gli affida il controllo della fascia con la libertà di far male durante gli inserimenti, inoltre gli chiede di dare una mano a Sberna e a Svanera. Lui si fa in quattro dando pure il suo contributo in fase di copertura.

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